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RICCARDO CECCHI

Da bambino volevo fare il fumettista, da ragazzo lavorare nel cinema, poi la vita ha preso una piega strana e sono diventato ingegnere.
Per un po’ sono riuscito a farmelo piacere, ma ben presto l’antico sogno del Riccardo bambino è tornato a galla e stavolta non c’è stato verso di ignorarlo. Così ho mollato tutto e a quasi trent’anni suonati mi sono iscritto alla Scuola Internazionale di Fumetto di Reggio Emilia.
Ora la scuola è finita e vivo le mie giornate di fumettista a tempo pieno tra tavole a matita, pennelli, l’inchiostro a china e la tavoletta grafica. E non rimpiango nessuna delle scelte che ho fatto.